Kettmeir - Alto Adige ( Santa Margherita )


L’Alto Adige è una terra di contrasti, custode della tradizione e sperimentatrice della contemporaneità. È qui che nascono i vini Kettmeir. Dall’alto della collina, lo sguardo si allunga nella vallata sottostante. Lo specchio d’acqua del lago di Caldaro. Le colline circondano, le vette più alte proteggono. Qui l’escursione termica tipica di questi luoghi, le altitudini variabili (dai 200 ai 1000 m) così preziose per delineare la vita dell’uva e le diverse tipologie di terreno, calcareo, porfido e morenico, creano le condizioni ideali per vitigni fortunati, artefici dei vini altoatesini, noti e apprezzati in tutto il mondo.

 



Nel 1935, Gaetano Marzotto decise di creare un vasto polo agricolo di mille ettari tra Fossalta di Portogruaro e la Laguna Veneta, dedicando i suoi vini alla moglie amata, Margherita. Nel secondo dopoguerra, si concentrò sulle denominazioni di origine controllata.

Durante questo periodo, iniziò a costruire case e stalle nelle aree dove sarebbero sorte le varie cantine, offrendo alloggio e strutture alle persone che lavoravano la terra. Oggi, queste tenute coltivano uve di alta qualità, producendo vini d'eccellenza.

Percependo anche il mutamento del gusto e delle abitudini alimentari degli Italiani che cercavano vini meno strutturati piacevoli in grado di accompagnare una cucina più leggera e salutistica.
Santa Margherita individua allora nell’Alto Adige un grande potenziale e nel Pinot Grigio il capofila.  Dal 1961, un successo senza interruzioni e senza confini!
Santa Margherita intanto sceglie in quegli anni la via della sostenibilità, protocolli di lotta integrata per azzerare l’utilizzo della chimica di base; minori produzioni di più alta qualità; investendo nel ripristino dell’ambiente, combattendo gli sprechi, salvaguardando la biodiversità e la tutela del paesaggio.