Gruppo Vinicolo Santa Margherita
Percependo anche il mutamento del gusto e delle abitudini alimentari degli Italiani che cercavano vini meno strutturati piacevoli in grado di accompagnare una cucina più leggera e salutistica.
Santa Margherita individua allora nell’Alto Adige un grande potenziale e nel Pinot Grigio il capofila. Dal 1961, un successo senza interruzioni e senza confini!
Santa Margherita intanto sceglie in quegli anni la via della sostenibilità, protocolli di lotta integrata per azzerare l’utilizzo della chimica di base; minori produzioni di più alta qualità; investendo nel ripristino dell’ambiente, combattendo gli sprechi, salvaguardando la biodiversità e la tutela del paesaggio.
L’Alto Adige è una terra di contrasti, custode della tradizione e sperimentatrice della contemporaneità. È qui che nascono i vini Kettmeir. Dall’alto della collina, lo sguardo si allunga nella vallata sottostante. Lo specchio d’acqua del lago di Caldaro. Le colline circondano, le vette più alte proteggono. Qui l’escursione termica tipica di questi luoghi, le altitudini variabili (dai 200 ai 1000 m) così preziose per delineare la vita dell’uva e le diverse tipologie di terreno, calcareo, porfido e morenico, creano le condizioni ideali per vitigni fortunati, artefici dei vini altoatesini, noti e apprezzati in tutto il mondo.
La Tenuta Lamole di Lamole è stata fondata nel secondo dopoguerra nel cuore del Chianti Classico. La cantina storica, in cui trovano posto ancora oggi i locali di affinamento e la vinsantaia, datata alla metà del XIV secolo; era parte del castello di Lamole. La struttura è oggi affiancata da una cantina più moderna poco distante. La Tenuta conta su 288 ettari totali di cui 40 vitati nell’areale di Lamole. L’età media dei vigneti è di circa 25-30 anni, con “punte” di 74 nella parte alta del vigneto Il Prato. A partire dal 2005 abbiamo iniziato a Lamole un processo di riconversione sostenibile dei terreni, che ci consente oggi una conduzione interamente biologica dei nostri vigneti.
Sassoregale è la tenuta del cuore della Maremma, l’ultimo lembo “selvaggio” d’Italia, la zona rimasta più a lungo isolata dall’azione dell’uomo.
In provincia di Grosseto, nel comune di Campagnatico, ai limiti orientali della pianura solcata dal fiume Ombrone, i vigneti guardano al Mar Tirreno che dista pochi chilometri in linea d’aria, al centro di una piana circondata da colline con alle spalle promontori più elevati sulla direttrice per Montalcino.
La cantina è un complesso architettonico all’avanguardia, un tempio di design al servizio dell’ambiente circostante, capace di raccontare l’unicità del territorio maremmano e dei suoi vigneti biologici.
La chiave di lettura di questo progetto è la sostenibilità facendo leva sui vitigni autoctoni.
Torresella è l’anima più autenticamente veneta di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, una realtà unica le cui scoperte e innovazioni hanno fatto la storia del settore vitivinicolo. Farne parte significa avvalersi di conoscenze privilegiate e tecnologie all’avanguardia che ogni giorno hanno un impatto decisivo sulla qualità del nostro lavoro e dei nostri vini. Significa anche condividerne i valori fondamentali: la valorizzazione del territorio, che prende forma e sostanza nella qualità di vini autentici; la salvaguardia dell’ambiente, tramite la riduzione dell’impatto delle attività produttive; l’impegno etico e sociale, fatto di rispetto per le persone e il lavoro e investimenti nella realtà locale.
Ca’Maiol si trova in un territorio unico tra lago e terra, un’azienda vitivinicola che nel tempo ne ha saputo leggere il potenziale, grazie alla lungimiranza e all’amore per le nuove sfide del milanese Walter Contato che nel 1967 fondò la sua azienda agricola proprio sulle rive sud del Lago di Garda, dove le vigne del Turbiana danno da sempre il loro meglio. Più di 50 anni fa, il visionario imprenditore insieme ai viticoltori locali, diede vita a quello che oggi è il Consorzio Tutela Lugana DOC. Così 1996 l’azienda passa nelle mani dei figli del fondatore Walter Contato. La nuova generazione eredita la passione per il territorio, l’amore per il Lugana e la volontà di evolvere e migliorare i 110 ettari di terreno della tenuta costantemente la sua produzione d’eccellenza.
La cantina Mesa nasce da un sogno recente, infatti è stata fondata nel 2004 ma in questo breve lasso di tempo è riuscita a creare una serie di vini eccezionali, divenuti celebri in Italia e nel mondo. Mesa in sardo significa ‘tavola’ o ‘desco’ ed è sull’essenza del convivio, della famiglia e della semplicità che è stata fondata questa cantina.La grandezza e l’importanza di Mesa è anche merito del territorio sardo, straordinariamente vocato, e dell’impostazione tipica e tradizionale che Gavino Sanna, proprietario e fondatore della cantina, ha voluto creare. L’utilizzo di pompe meccaniche è bandito e tutto il vino prodotto viene travasato utilizzando la caduta naturale, per non creare shock ad una materia tanto nobile e delicata.Le bottiglie dei vini Mesa sono state infatti pensate e disegnate con lo scopo di rappresentare la Sardegna. Il colore scuro richiama l’austera dignità delle donne sarde, portatrici dei valori di una terra tanto ricca. Al collo di queste “donne” ci sono dei piccoli “cammei”, etichette minimali che riproducono i tradizionali arazzi sardi. Eleganza, qualità e semplicità sono le parole chiave di questa cantina che sa davvero stregare il cuore con i suoi vini tanto moderni quanto antichi, sempre comunque ricchi di fascino.